American diaries

19 febbraio 2006

American trip (paura di vivere a Las Vegas)


Siamo in viaggio in direzione della citta' dei sogni infranti.
Sfrecciando con il nostro fido SUV riusciamo a distinguere solo prateria, una visuale di 360 gradi ci offre un panorama mozzafiato per miglia e miglia con null'altro che colline e rocce. Il segnale del cellulare ci abbandona spesso, e la radio sintonizza solamente una stazione, pessima. Due corsie d'asfalto e 200 miglia davanti a noi. La compagnia e' buona, physio, ciko e il fidato autista otto completano l'equipaggio di oggi, mentre davanti il pulmino di Alberto fa strada senza tanto badare ai cartelli di limite. Siamo ancora un po' in fase di recupero dopo l'incredibile giornata di ieri, che con la deliziosa ma torrenziale cena finale ha dato il colpo di grazia alla nostra gia' instabile situazione. Gli stomaci infatti ancora ne portano il ricordo, non dei migliori a dir la verita'. Ma la stanchezza e' rimasta a Flagstaff, non potevamo perderci questo viaggio, la nostra permanenza americana non sarebbe stata completa senza una visita alla citta' dell'eccesso e delle luci, giocatori o no il suo fascino non potra' lasciarci indifferenti.