American diaries

25 febbraio 2011

5 anni

Guardo il calendario e mi accorgo con stupore che in questi giorni cade l’anniversario della nascita del nostro blog di viaggio: cinque anni! Che avventura!

Sembra incredibile che sia passato tanto tempo così velocemente, e quante cose sono cambiate. Da seri (!) nuotatori a tempo pieno, abbiamo tutti preso la nostra strada, e chissà se ce l’abbiamo fatta a diventare adulti come lo intendono i nostri genitori… ma forse a quello non arriveremo mai! C’è chi ci rappresenta (sicuramente con onore) nell’emisfero australe e chi continua a lottare in questo complicato paese, chi è restato nell’ambiente umido delle piscine e chi si è inventato una nuova vita in altri settori, ma vedo con orgoglio che nessuno ha mollato e tutti continuano ad essere dei fioi **.

Rileggendo ora di quelle frenetiche giornate in giro per il mondo, mi accorgo di quanto importante sia stato quel periodo, di quanto mi abbiano insegnato gli amici nei momenti meno raccontati ma più importanti, e di quanto mi porto dentro ancora oggi di quei fantastici mesi. Senza dubbio non sarei la stessa persona oggi senza quei momenti. E mi rendo conto che la cosa che più mi ha aiutato è stato l’affrontare tutto con la voglia di godermi ogni secondo e vivere ogni esperienza al 100%. Mentre i miei primi anni da commesso nuotatore – come prevedibile – erano dettati da una trance agonistica che spesso lasciava poco spazio al fascino dei 5 continenti che attraversavo, la seconda parte della carriera mi ha aperto gli occhi alla consapevolezza di tutto quello che stava intorno. Ogni luogo, dal più strano al più banale, portava nuove ed appassionanti sensazioni. Ogni incontro era l’occasione per vedere una realtà con sguardo fresco. Ogni serata era un’occasione per divertirsi e non un obbligo a farlo.

Ancora oggi, quando incontro persone che hanno incrociato il nostro gruppo in quel periodo, dall’entusiasmo con cui ci ricordano capisco che l’atteggiamento in cui abbiamo affrontato quelle situazioni era tutt’altro che comune. Non era comune la sincerità, non era comune la disponibilità e non era comune il “non tirarsela”. Poche cose, ma che ci hanno permesso di regalare un sorriso o un minuto di divertimento a molte persone, con un post sul blog, una battuta o una delle nostre scenette. E quel microscopico ricordo, rammentato anni dopo, è invece il grande regalo che resta a noi.

Sarà che nemmeno la nostalgia è più quella di una volta, ma forse è meglio che chiudo, prima di diventare troppo sentimentale. D’altronde questo post non parla della nostra vita.
@otto @physio @kappa


** = fioi {m pl} amici, ma di più (per i non venetofili)